Andrea e Daniele sono partiti in mobilità Erasmus+ con l’obiettivo di realizzare un’esperienza di formazione in un contesto lavorativo all’estero che potesse aiutarli a sviluppare non solo le competenze tecniche e linguistiche necessarie per arricchire il loro profilo professionale, ma anche quelle soft skills attualmente più richieste dai datori di lavoro, come la capacità di lavorare in un gruppo interculturale.
La loro destinazione estera è stata l’Aristotle University di Salonicco in Grecia: qui si sono uniti al team del Transport Engineering Laboratory del Dipartimento di Ingegneria Civile, supportando le attività di ricerca in materia di sistemi di trasporto.
Il Laboratorio di ingegneria dei trasporti opera dal 1998 ed è specializzato nel settore della pianificazione dei trasporti, della gestione del traffico e dei parcheggi, dei sistemi di trasporto intelligenti e telematica, di valutazione degli impatti territoriali e ambientali dei trasporti, della sicurezza stradale, di economia dei trasporti, dell’organizzazione e gestione dei sistemi di trasporto merci e trasporto pubblico di passeggeri.
Inizialmente, gli studenti hanno affiancato il gruppo di ricerca nello sviluppo di progetti legati al trasporto pubblico urbano e rurale e ai servizi di trasporto flessibili, al trasporto merci e logistica, all’analisi dell’impatto sociale sui sistemi di trasporto, alla gestione ambientale dei sistemi di trasporto, alle nuove tecnologie e al connubio Turismo e Trasporti. Giunti al termine del loro percorso, Andrea e Daniele sono soddisfatti dei progressi compiuti, convinti che il tirocinio sia “servito ad imparare come approcciarsi al mondo del lavoro, a superare ogni minima difficoltà e a proporre un metodo scientifico per un progetto di ricerca”. Entrambi non hanno dubbi: “consigliamo vivamente di provare un’esperienza Erasmus+ a tutti coloro che ne hanno la possibilità”.
Dopo la sua prima esperienza in Spagna, Davide ha scelto di partire nuovamente in Erasmus+, volendo cogliere questa opportunità come un’occasione per approfondire il percorso di studi intrapreso, convinto che tale sfida potesse aiutarlo ad ampliare maggiormente le sue competenze e conoscenze nella Logistica dei Trasporti e nella mobilità sostenibile, soprattutto in paesi con culture differenti da quella italiana.
Ad accoglierlo per il suo tirocinio, la prestigiosa Autorità Portuale di Amburgo (HPA). Quello di Amburgo è il più grande porto della Germania, il secondo in Europa (dopo quello di Rotterdam in Olanda), e rappresenta un centro logistico strategico per tutto il nord del paese, nonché uno dei maggiori asset per la sua crescita economica.
Qui Davide è stato impiegato come Praktikant presso il dipartimento Landside Infrastructure Ll2 / HPA, che si occupa del controllo, manutenzione e innovazione delle infrastrutture terrestri (quali semafori, sensori di rilevamento veicoli, monitor informativi, ecc.) per la gestione del traffico stradale nell’area portuale. Durante la sua pratica da tirocinante, Davide ha avuto modo di apprendere la strategia e i processi di gestione del traffico nel porto di Amburgo, prendendo anche visione dei progetti in atto nei settori della mobilità, dei sistemi di trasporto intelligenti, della guida autonoma e della digitalizzazione. Tra i progetti conosciuti più da vicino, vi sono HomePORT, che verte sull’economia e la logistica del mare, e il progetto SeaClear, che mira a risolvere, con l’ausilio di robot e intelligenza artificiale, uno dei più importanti problemi ambientali: i rifiuti oceanici. La formazione on the job si è arricchita anche con la visita presso alcune facilities portuali come il Dipartimento di Railways Infrastructure, il ponte Kattwyk e le shore power units all’interno dei vari terminal del porto. A conclusione della sua mobilità Erasmus+, Davide è certo di aver raggiunto una maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità professionali e personali: “Sicuramente è stata un’esperienza positiva che mi ha dato la possibilità di scoprire come vengono progettate e gestite le infrastrutture che ci sono all´interno di un porto e di conseguenza dietro il mondo dei trasporti. Ho avuto modo di crescere anche da un punto di vista personale, entrando in una grande azienda come l’HPA e interfacciandomi in un contesto culturale differente. Inoltre, parlando giornalmente un inglese tecnico, ho migliorato le mie skills linguistiche”.
Appassionati di logistica e desiderosi di mettersi in gioco in un paese straniero per imparare una nuova cultura e un nuovo approccio al mondo del lavoro, Alessio e Christian, studenti al 1°anno del corso per “Tecnico Superiore per il trasporto delle persone e delle merci”, hanno realizzato la loro esperienza a Barcellona come tirocinanti presso il CENIT (Center for Innovation in Transport), primo centro di ricerca sui trasporti in Spagna. Il CENIT è un istituto di ricerca e think tank specializzato sulla ricerca di soluzioni sostenibili e innovative per il trasporto urbano, la mobilità, la logistica portuale, il trasporto marittimo e la gestione delle infrastrutture di trasporto, con particolare attenzione all’economia e politica dei trasporti dei trasporti, alla sostenibilità, all’analisi della domanda e all’ICT.
Accolti nel team di ricerca, Alessio e Christian hanno collaborato proficuamente a progetti sul trasporto sostenibile occupandosi di raccolta, analisi e valutazione dei dati. Nello specifico, le attività di tirocinio hanno riguardato l’analisi del traffico marittimo a corto raggio nel Mediterraneo (“Short Sea Shipping in the Mediterranean”), l’analisi dei flussi intermodali in Italia (“Intermodal ports and interports in Italy”), lo studio delle startup nel settore della digitalizzazione associate ai porti (“Study concerning ports’ startups in digitalization field”), l’analisi dei flussi di camion all’interno del porto di Barcellona (“Truck’s emissions in the port of Barcelona”) e lo studio sui corridoi verdi in Europa (“Maritime Green Corridors”).
Christian si lascia alle spalle un’esperienza senza dubbio incomparabile: «Sono partito senza aspettative specifiche ma solo con la consapevolezza che tutto ciò che avrei vissuto in Erasmus sarebbe stato di grande aiuto e crescita, professionale ma soprattutto personale. Sono stato per due mesi in una città, Barcellona, piena di possibilità e di stimoli continui. L’esperienza al CENIT è stata altamente istruttiva e ricca di nozioni che hanno sicuramente arricchito il mio bagaglio culturale-lavorativo. Inoltre, ho avuto modo di capire meglio la direzione in cui andranno la logistica e la mobilità sostenibile, potendo analizzare alcuni progetti in fase di promozione o già avviati. È stata un’esperienza molto utile anche dal punto di vista linguistico perché ho potuto non solo migliorare il mio inglese ma anche iniziare a capire e parlare, seppur ad un livello base, la lingua spagnola».
Infine, Alessio raccomanda a tutti di compiere la sua stessa scelta: «Consiglierei assolutamente un’esperienza all’estero perché ti forma non solo sul piano tenico-professionale, dove si apprendono molte cose nuove, ma soprattutto ti fa crescere nel quotidiano, rendendoti più responsabile e con una visione del mondo, lavorativo e non, molto più ampia».
Samuele, allievo del corso formativo biennale per “Tecnico Superiore per l’Infomobilità e le Infrastrutture Logistiche”, ha realizzato il tirocinio Erasmus+ con l’obiettivo di rafforzare le competenze necessarie per accompagnare le imprese verso la transizione digitale dei processi informatici afferenti al comparto di trasporto, logistica delle merci e mobilità delle persone.È partito per Salonicco, in Grecia, ospitato da Rhoé, un’azienda nata come Research Group del Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università Aristotele di Salonicco e attualmente riconosciuta come una delle principali start-up greche nel campo dei trasporti green. Rhoé lavora con grandi imprese, istituti di ricerca e governi locali e nazionali per implementare prodotti software di ottimizzazione che colleghino forme di energia a zero emissioni con tecnologie di trasporto all’avanguardia. Samuele, avendo la possibilità di lavorare a diversi progetti riguardanti l’infomobilità e la mobilità sostenibile, è riuscito a sviluppare nuove competenze digitali, tramite l’applicazione del software GIS utile per la mappatura, l’analisi e la geovisualizzazione dei dati e l’utilizzo del linguaggio di programmazione Phyton. Non solo: durante la mobilità, ha imparato ad interpretare i dati per le piattaforme di smart cities e ha dato il proprio supporto alla stesura di proposte progettuali per gare di appalto nell’ambito del programma Horizon Europe.
Per il loro tirocinio formativo, Gianmarco e Riccardo sono stati ospitati a Lisbona, in Portogallo, presso l’azienda Negrini S.L., principale importatore e distributore di prodotti enogastronomici italiani in Spagna e Portogallo da oltre trent’anni. Hanno collaborato con il team dell’area logistica dell’azienda, dove si sono occupati non solo della gestione magazzino, dell’approvvigionamento e della spedizione merci, ma anche di pratiche tecniche e amministrative, dell’assistenza durante il processo di sourcing e della gestione delle importazioni. I risultati di apprendimento al termine dell’esperienza sono stati indubbiamente soddisfacenti; infatti, gli allievi hanno sviluppato competenze utili per l’avvio della loro carriera professionale, tra cui la gestione del trasporto merci con speciale riferimento all’intermodalità su scala internazionale, l’analisi e la pianificazione della catena distributiva, nonché la progettazione e gestione del magazzino. Infine, grazie alla supervisione del tutor aziendale, sono state potenziate anche le loro competenze in ambito ICT per la logistica e i trasporti, acquisendo così pratica nella preparazione di un ordine dal momento dell’arrivo all’interno del sistema gestionale aziendale, passando per la preparazione della merce fino alla ricezione della stessa da parte del cliente finale.
Al termine del suo tirocinio, Gianmarco dichiara: “Consiglierei assolutamente a chiunque ne avesse la possibilità di fare questa esperienza, perché permette sicuramente di crescere molto sia al livello professionale sia al livello personale. La possibilità e la sfida di integrarsi in un ambiente lavorativo nuovo, in una nuova città e in un nuovo paese, e di confrontarsi con una nuova lingua, sono un’occasione che, se presa nel giusto modo, può dare un senso di realizzazione difficile da pareggiare”.
Riccardo non può che essere d’accordo, perché il traguardo raggiunto ha superato ogni sua aspettativa: “Questa esperienza non solo mi ha fornito una visione approfondita del settore della logistica, ma mi ha anche permesso di esplorare il bellissimo paese e di immergermi nella cultura portoghese. L’azienda in cui ho lavorato si è dimostrata un ambiente dinamico e coinvolgente. Uno degli aspetti più entusiasmanti dell’esperienza è stata l’opportunità di interagire con colleghi provenienti da diverse parti del mondo. La diversità culturale presente in azienda ha arricchito la mia prospettiva e mi ha permesso di imparare non solo dagli aspetti lavorativi, ma anche dalle esperienze e dalle storie personali di persone provenienti da contesti diversi. Ogni passo nella comprensione e nell’uso del portoghese mi ha permesso di sentirmi sempre di più parte integrante della comunità locale. Le difficoltà linguistiche, insieme alle sfide quotidiane che ogni nuova esperienza comporta, non hanno fatto altro che arricchire il mio soggiorno. Ho imparato a superare gli ostacoli, a cercare soluzioni creative e a sviluppare una maggiore resilienza. La sensazione di realizzazione nel superare queste sfide è stata straordinaria”.